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Sabato 16 giugno 2007, ore 18.00
tra i monazzeni e le barche del Fiordo di Furore
la Casa Vinicola Marisa Cuomo di Furore
presenta il Furore Bianco Fiorduva
e il Furore Rosso Riserva
accompagnati dai ritmi popolari de I Discede
il Fiordo di Furore
il Fiordo a Furore non è un fiordo vero e proprio,
è, piuttosto, una ferita nella roccia, dove il mare
da millenni s’insinua, s'innalza, spumeggia: una furia
incessante, che ha dato il nome al paese, e riparo al borgo
marinaro, che scendiamo a visitare…
Restaurati di recente si vedono: i monazzeni, le case-deposito
dei pescatori, una piccola cappella rupestre, l'antico mulino,
la cartiera, che conserva le attrezzature per la produzione
della carta bambagina e la calcara. Negli altri ambienti:
l'Aula Celeste per lo studio degli astri, il Centro di Costa
Diva -
le vie del cinema, e l'Ecomuseo, che nell’Aula Verde,
raccoglie le più interessanti specie vegetali presenti
nel Vallone dello Schiato. Il Fiordo di Furore è oasi
naturalistica protetta dove vivono la Woodwardia Radicans,
una felce del Terziario ed il Falco Pellegrino...
Fiordo di natura quindi, ma anche di storia millenaria, le
cui amenità, nel corso dei secoli, hanno offerto salvezza
dagli assalti Saraceni… ma anche protetto il bandito
Ruggeri di Agerola, protagonista della X novella della quarta
giornata del Decamerone di Giovanni Boccaccia, ed ancora il
terribile Fra' Diavolo, e Meco del Sacco, fondatore dei Sacconi,
una congrega che tra le asprezze della vallata predicava il
libero amore...
Ma Fiordo d'arte soprattutto: Roberto Rossellini vi ambientò
il film Il Miracolo; amandolo al punto da prendervi casa,
la villa de La Storta e del Dottore, una casupola di pescatori
divenuta romantico nido durante i giorni felici con Anna Magnani.
il vino
la casa vinicola Marisa Cuomo
Gran Furor Divina Costiera è un marchio che risale
al 1942, quando iniziò ad essere impiegato per commercializzare
i vini ottenuti dai terrazzamenti della Costa di Furore. Andrea
Ferraioli, ultimo discendente di una antica famiglia di vinificatori
locali, e la moglie Marisa Cuomo nel 1980 acquistarono il
marchio Gran Furor Divina Costiera.
Da qui comincia l’avventura di Marisa ed Andrea che,
spinti dal loro amore e da una straordinaria passione per
il vino, decisero di produrre vini di elevata qualità
a Furore, loro paese natio. Furore è un luogo di incomparabili
bellezze, ma estremo sotto il profilo viticolo.
Le viti, centenarie, allevate a piede franco, crescono in
orizzontale e sdraiandosi su roccia e terra, piombano a terrazze
verso il mare.
L’azienda è situata nel comune di Furore a 500
mt a picco sul mare. La superficie vitata si estende su 19
ettari, di cui 3,5 di proprietà. Il suolo è
costituito da rocce dolomitiche calcaree, la vite è
allevata prevalentemente a “pergolato” e spesso
piantata sulle pareti rocciose verticali.
In simbiosi tra natura e tecnologia, la vinificazione avviene
secondo le più moderne tecniche.
Mentre, l’invecchiamento in barriques, custodite nell’antica
cantina scavata direttamente nella roccia umida e fresca,
è affidato allo scorrere del tempo.
il Furore Bianco Fiorduva
Uve
Fenile 30%, Ginestra 30%, Ripoli 40%
Zone e comuni di produzione:
Furore e comuni limitrofi
Esposizione e altimetria:
Terrazzamenti costieri a 200/550 mt/slm esposti a sud
Tipologia del terreno:
Rocce dolomitiche-calcaree
Sistema di allevamento:
Pergola e/o raggiera atipica, spalliera
Densità dell'impianto:
5000-7000 viti per ettaro
Resa per ettaro al raccolto in uva:
Circa 60 q.li per ettaro (1,3 kg per ceppo)
Epoca di vendemmia:
Terza decade di ottobre, Conduzione del raccolto manuale
Tecnica di vinificazione:
Le uve surmature, vengono raccolte manualmente e giungono
in cantina integre. Dopo pressatura soffice il mosto fiore,
previo illimpidamento statico a freddo e inoculo di lieviti
selezionati, fermenta alla temperatura di 12°C per circa
tre mesi in barriques di rovere.
Caratteristiche organolettiche:
E' un vino dal colore giallo carico con riflessi oro. L'odore
ricorda l'albicocca ed i fiori di ginestra, con richiami di
frutta esotica. Al gusto è morbido, denso e caratterizzato
da una importante persistenza aromatica di albicocca secca,
uva passa e canditi.
il Furore Rosso Riserva
Uve
Piedirosso (localmente detto pere e' palummo) 50% e Aglianico
50%
Zone e comuni di produzione:
Furore e comuni limitrofi
Esposizione e altimetria:
Terrazzamenti costieri a 200/550 mt/slm esposti a sud
Tipologia del terreno:
Rocce dolomitiche-calcaree
Sistema di allevamento:
Pergola e/o raggiera atipica, spalliera
Densità dell'impianto:
5000-7000 viti per ettaro
Resa per ettaro al raccolto in uva:
Circa 60 q.li per ettaro (1,3 kg per ceppo)
Epoca di vendemmia:
Terza decade di ottobre
Conduzione del raccolto manuale
Tecnica di vinificazione:
Le uve raccolte al momento della loro completa maturazione,
dopo diraspatura e pigiatura vengono sottoposte a fermentazione
con macerazione intensa della durata di 30 giorni con successiva
fermentazione malolattica ed elaborazione in barriques nuove
di rovere francese.
Modalità e durata affinamento preimbottigliamento:
12 mesi di barriques nuove di rovere francese
Caratteristiche organolettiche:
Colore rosso con riflessi rubino scuro, odore intenso di frutti
di bosco a bacca nera, more, ribes, mirtilli. Gusto morbido,
ben equilibrato con un finale aromatico di sottobosco e spezie
il concerto
direttore artistico: Patrizia Scarano
I Discede
Teresa Amato-Flauto Traverso e Ottavino,
Antonella Citro-Voce e Ballo,
Luca Di Martino-Voce e Ballo,
Massimo Ferrara-Tammorre, Tamburello, Voce e Percussioni,
Alfonso Mansi-Mandola, Mandolini e Voce,
Nunzio Nunziato-Chitarra Classica e Acustica, Basso,
Maurilio Taiani-Voce e Chitarra Battente,
Giovanni Vuolo-Violoncello e Basso.
I Discede sono un gruppo musicale, costituito come Associazione
Culturale, che ha come obiettivo la valorizzazione delle tradizioni
locali ed in particolare lo studio, la riscoperta e l’esecuzione
di musiche, danze e canti popolari.
Con lo scopo di divulgare il patrimonio di tradizioni popolari
della Costa d’Amalfi, che nasce dalla ”Tammorriata
dell’Avvocata”, il gruppo Discede ha realizzato
con proprie risorse un cd musicale, raccogliendo dalla tradizione
orale ulteriore materiale che ha dato vita a brani come “Cantata
della trasportatrice di limoni”, “Sega mulleca”,
“Lu prevete”, “Tammurriata e’ zì
Nannina, “Reginna” e “Tammurriata dell’Avvocata”,
dove i testi sono stati fedelmente riportati così come
trasmessi da anziani del luogo, mentre le musiche sono di
nuova composizione.
Inoltre, insieme a quelli sopra citati, nel cd realizzato,
sono presenti brani inediti come “Malanotte” dedicato
alla tragica alluvione che colpì Maiori ed altri paesi
della Costiera nel 1954, “Io so devoto” che descrive
la tradizione della festa popolare della Madonna dell’Avvocata,
“Discede” dove si fa omaggio all’atmosfera
dei luoghi più belli della Costiera e “Che bell’aria”
che rende una visione contemporanea delle oggettive difficoltà
di inserimento dei giovani.
Il lavoro di ricerca e musicale del gruppo Discede non ha
lasciato indifferenti importanti esponenti del panorama della
musica popolare come Eugenio Bennato e Carlo Faiello, che
hanno accettato amichevolmente di collaborare al primo lavoro
discografico; Eugenio presta la sua voce interpretando “Malanotte”
mentre Carlo Faiello canta in “Che bell’aria”
collaborando anche alla realizzazione del testo. Inoltre la
“nostra” Tammorriata dell’Avvocata”,
è stata inserita da Carlo Faiello nel suo ultimo lavoro
editoriale/discografico “Il Suono della Tradizione”.
Il lavoro del gruppo Discede è stato ampiamente referenziato
(consultabili sul sito www.discede.it) da:
• Prof. Paolo Apolito – Docente di Antropologia
Culturale alle Università di Roma e Salerno
• Prof. Rino Mele – Docente di Storia del Teatro
e dello Spettacolo all’Università di Salerno
• M°Antonio Polidoro - Docente di Storia della Musica
al Conservatorio “San Pietro a Maiella” di Napoli
• M° Gianpaolo Schiavo – Direttore del Conservatorio
“Nino Rota” di Monopoli (BA)
• Carlo Faiello – musicista, autore e ex componente
della Nuova Compagnia di Canto Popolare
Tra le loro ultime collaborazioni, quelle prestate al Centro
Universitario per i Beni Culturali (mostra documentaria “La
Costa d’Amalfi oggi. Tra ieri e domani” inaugurata
l’11 giugno 2005 a Ravello e schede per il sito (www.integratio.univeur.org/costa_di_amalfi/?id=142)
e a Italia Nostra (musiche al video di presentazione del convegno
“La cultura dei terrazzamenti per la salvaguardia del
paesaggio”, presentato presso la Provincia di Salerno
il 14 gennaio 2006, regia di Sasà Mari).
I Discede nel 2006 sono stati selezionati come miglior gruppo
sia per l’undicesima edizione dell’ Ariano Folk
Festival che per la seconda edizione del Solopaca Folk Festival.
Il gruppo Discede è composto da otto elementi: Cantante
e ballerina, Cantante e ballerino, Chitarra battente e Voce,
Mandola e mandolino, Violoncello e Basso elettrico, Flauto
traverso e Ottavino, Chitarra classica e acustica, Tammorre
e percussioni.
Lo spettacolo consiste in un concerto di Musica Popolare della
durata di almeno un’ora e mezza dove il pubblico, viene
guidato nell’ascolto e sempre coinvolto nelle danze.
Il repertorio comprende, oltre ai brani di loro composizione,
tutte le principali espressioni della musica popolare del
Sud Italia.
programma
Tradizionale: Tammorriata dell'Avvocata
Nunziato-Scannapieco: Io so devoto
Eugenio Bennato: Brigante se more
Tradizionale: Ballo del Gargano
Nunziato: Cantata della trasportatrice di limoni
Nunziato: Sega mulleca
Nunziato-Faiello-Scannapieco: Che bell'aria
Nunziato: Lu prevete
Tradizionale: Rondinella
Nunziato-Scannapieco: Discede
Tradizionale: Tarantella del Gargano
Tradizionale: Tarantella Oi mamma ca mò vene
Tradizionale: Cicerenella
Tradizionale: Tammurriata Maiorese
Popolo e' tammurriata
Tradizionale: Pizzica di San Paolo
Faiello: Guainella
Tradizionale: Pizzica
Tradizionale: Tammurriata e Zi’ Nannina
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